Palazzo Laureati (XVIII-XIX sec.)

Lo sviluppo dell’edificio

L’odierno edificio è frutto di un ampliamento di un originario casino di villeggiatura, fatto costruire intorno al 1786 dal vescovo di Ripatransone Bartolomeo Bacher, appassionato agronomo che incrementò a Grottammare la coltivazione degli aranci. Palazzo Laureati

In seguito a dei contrasti con il clero di Ripatransone, il vescovo decise di stabilirsi nella sua residenza di Grottammare, dove poteva incontrare con più libertà i conoscenti che andavano a trovarlo. Il vescovo, diventato ormai molto anziano, decise di vendere alcuni dei suoi beni, tra i quali la villa di Grottammare, che venne acquistata nel 1807 dalla famiglia Laureati, che provvide ad ampliarla.

La villa presenta oggi una suggestione diversa da quella originaria, in quanto è stata circondata da edifici più recenti che hanno modificato il contesto nel quale era stata costruita.

Analisi architettonica

L’edificio presenta una struttura architettonica molto sobria, secondo il gusto rigoristico del primo proprietario, che si nota in altri edifici voluti dal vescovo, come la Chiesa di San Giovanni Battista sulla piazza del vecchio incasato. Si sviluppa su tre piani e il corpo principale è dilatato da due ali, utilizzate come scuderie, che delimitano un giardino, con palme e agrumi, e sulle quali si aprono ampie terrazze. Palazzo Laureati

L’edificio lascia trasparire un’estrema attenzione nei particolari decorativi e nella ricerca di simmetria. La facciata è realizzata in laterizio ed è delimitata da un bugnato d’angolo in travertino; dello stesso materiale sono le lesene, che scandiscono i prospetti in tre campiture, le cornici marcapiano e marcadavanzale e le mostre delle finestre. La villa è sormontata da un’altana quadrangolare con due finestre su ogni lato, che recuperano i motivi decorativi del corpo principale.

Gli ospiti di Villa Laureati

Nel 1860 il marchese Mario Laureati vi ospitò il re Vittorio Emanuele II, che ricevette nel salone di rappresentanza la delegazione partenopea che gli offriva il regno borbonico. Il Principe Umberto

Una lapide posta nel 1882 sul lato meridionale della villa ricorda questo avvenimento. Lapide

Nel 1868, Caterina Stracchi Laureati ospitò più volte il compositore Franz Liszt durante il soggiorno a Grottammare. Nel 1925 la villa ospitò inoltre Umberto II, allora principe di Napoli.

I Laureati

Originari di Loreto Aprutino, nel XV secolo si trasferiscono nelle Marche, prima a Montecosaro, poi nel Piceno. Gioacchino acquista la villa e amministra la tenuta di Selva Giurata (Porto d’Ascoli), concessagli in enfiteusi dal Papa.

Nel XIX secolo furono occupati in attività imprenditoriali e di bonifica del territorio paludoso tra il torrente Ragnola e il fiume Tronto.Giulio Laureati

Tra i membri della famiglia Laureati si ricordano Pietro Laureati (1802-1876), famoso violoncellista e il capitano Giulio Laureati (1877-1943) che, nel 1917, fu il primo aviatore a percorrere il tragitto da Torino a Londra senza scalo, per portare un messaggio di Vittorio Emanuele III al re d’Inghilterra.

Mappa

Pagina aggiornata il 01/10/2024

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