Saharawi, adesione alla Giornata Europea

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a Giunta comunale ha accolto l’invito della Rete Saharawi odv (Solidarietà con il Popolo Saharawi) ad aderire al Comitato promotore della Giornata Europea di Amicizia con il Popolo Saharawil che si è svolta a Firenze il 7 luglio su iniziativa della Presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione del Comune di Firenze Donata Bianchi unitamente a diversi soggetti interessati (Rete Saharawi - solidarietà italiana con il Popolo Saharawi ODV, Rappresentanza del Popolo Saharawi in Italia e AICCRE Toscana), in collaborazione con i Comuni gemellati con il Popolo Saharawi.

Data:

18 Luglio 2022

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Descrizione

 

Su invito della Rete Saharawi per manifestare il sostegno al Popolo profugo nel deserto

 

Ancora un’ estate mancata per il progetto di ospitalità dei bambini Saharawi, ma la Città di Grottammare non dimentica il proprio appoggio al popolo profugo nel deserto algerino.

Nei giorni scorsi, la Giunta comunale ha accolto l’invito della Rete Saharawi odv (Solidarietà con il Popolo Saharawi) ad aderire al Comitato promotore della Giornata Europea di Amicizia con il Popolo Saharawil che si è svolta a Firenze il 7 luglio su iniziativa della Presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione del Comune di Firenze Donata Bianchi unitamente a diversi soggetti interessati (Rete Saharawi - solidarietà italiana con il Popolo Saharawi ODV, Rappresentanza del Popolo Saharawi in Italia e AICCRE Toscana), in collaborazione con i Comuni gemellati con il Popolo Saharawi.

Grottammare è legata da svariati anni alla comunità saharawi, profuga nel deserto algerino dal 1975,  con 15 anni di guerra alle spalle ma un conflitto ancora in corso, quello per rientrare in possesso delle terre occupate dal Marocco dopo l’abbandono delle colonie da parte della Spagna, e un referendum per l’indipendenza richiesto dall’Onu che non è mai stato fatto.

Per formalizzare il rapporto tra le due comunità, avviato nel 1999 con l’accoglienza dei primi bambini durante i mesi estivi,  nel 2001 venne siglato un Patto di Gemellaggio, a cui di anno in anno è stato dato sempre più valore e concretezza con l’ospitalità di bambini da avviare a cure e percorsi sanitari specializzati. A causa delle condizioni molto precarie in cui sono costretti a vivere i Saharawi, infatti, nel tempo molti di loro hanno iniziato a manifestare patologie impossibili da curare nelle tende-ospedale allestite nei campi del deserto del Sahara, con gravi conseguenze sulla salute delle nuove generazioni.

Con il sopraggiungere della pandemia, purtroppo, il progetto è stato sospeso.

 

18.07.2022

 

Pina Ventura
ufficio stampa

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Ultimo aggiornamento: 18/07/2022, 14:30

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