Descrizione
Comunicato stampa originale:
Raccolta di beni di prima necessità insieme alla comunità ucraina residente a Grottammare
La Città di Grottammare ha avviato questa mattina una raccolta di beni di prima necessità a favore del popolo ucraino. L’iniziativa segue l’atto di condanna alla guerra votato all’unanimità dal Consiglio comunale sabato scorso (testo in calce).
La solidarietà per il popolo ucraino, attaccato dalla Russia che ha invaso i confini e bombardato le città, è scattata anche a Grottammare, con grande partecipazione della società civile e la collaborazione della comunità ucraina che qui conta 39 persone residenti.
Ieri pomeriggio, in municipio, amministratori e volontari hanno incontrato i loro portavoce per dare concretezza all’iniziativa e definirne le modalità operative.
A partire da questa mattina, dunque, è aperta una raccolta di beni di prima necessità – alimenti a lunga conservazione, vestiario invernale, farmaci, privilegiando i prodotti per bambini (lista dettagliata in allegato) - che verranno spediti ai confini polacchi, dove si stanno riversando migliaia di profughi, ma l’intento è di spingersi anche oltre, verso i territori ucraini di Leopoli per portare aiuto anche alle persone che non possono affrontare l’allontanamento dal proprio Paese.
Il centro di raccolta è stato individuato nella sede dell’associazione I Care onlus, in via Valtesino 295 (vicino alla Farmacia Della Regina). La consegna può essere effettuata tutti i pomeriggi, dalle ore 16 alle ore 19, e anche il sabato mattina dalle ore 9 alle ore 12. La partenza del primo carico è già fissata a venerdì mattina.
01.03.2022
Pina Ventura
ufficiostampa@comune.grottammare.ap.it
MOZIONE APPROVATA IN CONSIGLIO
Il Consiglio Comunale
esprime
la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina e i bombardamenti delle città, avvenuti in spregio ad ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d’intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell’Europa;
chiede
al governo italiano, agli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione Europea di impegnarsi in un’iniziativa di contrasto all’aggressione, assumendo le misure necessarie, entro la reazione della comunità internazionale che l’Onu deve garantire, con un ruolo attivo nelle alleanze difensive, perché l’invasione sia fermata, l’Ucraina sia liberata e si possa tornare all’applicazione degli accordi di Minsk e al rispetto degli accordi di Helsinki, ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere.
s’impegna
a far sentire al popolo ucraino reazione e vicinanza dei cittadini italiani e la più forte condanna morale e politica di Putin e delle sue azioni di guerra;
ad aderire all’appello dell’Università per la Pace, sostenendo iniziative che sensibilizzino le coscienze e uniscano i popoli nel loro fondamentale e corale diritto alla Pace;
a creare ogni possibile mobilitazione per la Pace e la garanzia del diritto internazionale, in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli.