Il Torrione della Battaglia


Il Torrione della Battaglia

 

TORRIONE DELLA BATTAGLIA

Il Torrione

Il Torrione della Battaglia risalealla metà del XVI secolo ed è inserito nella cinta muraria costruita probabilmente quando, dopo l’invasione e il saccheggio dei pirati di Dulcigno nel 1525, le vecchie mura furono rafforzate da una nuova cinta fortificata. È possibile che il torrione debba il suo nome al fatto che era presidiato da un battaglione di militari (detto nel Cinquecento anche “battaglia”). Le nuove mura erano accessibili da tre porte: Porta Marina a est, Porta Castello a ovest, entrambe ancora visibili, e Porta Maggiore a sud, di cui sono state rinvenute le fondamenta negli ultimi anni durante dei lavori di riqualificazione dell’ingresso del Vecchio Incasato. Oggi queste fondamenta sono visibili e inserite in un piccolo spazio verde a testimoniare le radici del borgo di Grottammare.

Il Torrione della Battaglia era collocato in corrispondenza dell’antico porto, oggi insabbiato, per rispondere meglio alle aggressioni e a difesa di Porta Marina.

Il Torrione, che presenta delle affinità stilistiche con il mastio della rocca di Acquaviva Picena e si caratterizza per una pianta circolare, è realizzato interamente in laterizio a vista ed è scandito da cornici marcapiano. È coronato da una serie di beccatelli per la difesa piombante sui quali sono impostati i merli curvilinei che costituiscono attualmente il parapetto per il belvedere realizzato sulla sommità della torre. È suddiviso internamente in due piani, un tempo collegati da una scala in legno, oggi sostituita da una in muratura.

Museo Torrione della Battaglia

La struttura è stata sottoposta a un restauro intorno a inizio secolo che ne ha permesso la riapertura. All’interno, in una struttura molto suggestiva che permette di godere attraverso alcune feritoie di un bellissimo paesaggio, nel 2004 è stato allestito il museo dedicato allo scultore grottammarese Pericle Fazzini (1913-1987), autore della celebre Resurrezione nella Sala delle Udienze in Vaticano. Le opere esposte appartengono alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e sono state affidate al Comune di Grottammare.

A oggi è l’unico museo monografico dedicato al celebre scultore marchigiano e propone la collezione appartenuta alla sua principale modella e collaboratrice degli anni Sessanta e Settanta, Lisa Schneider. Nel museo è esposto circa un terzo dell’intera collezione e viene evidenziata la poliedricità dell’attività artistica di Pericle Fazzini. Tra le opere presenti, un posto di primo piano è senza dubbio occupato dal primo bozzetto della Resurrezione che testimonia l’idea originaria della monumentale scultura oggi presente in Vaticano, ispirata nelle sue forme naturali all’ambiente del medio Adriatico e in particolar modo alla natura di Grottammare.

BATTLEGROUND TOWER

The Battleground Tower

It dates back to the mid-16th century and is part of the city walls, likely built after the invasion and looting by pirates from Dulcigno in 1525. The old walls were reinforced with a new fortified enclosure. The tower may have derived its name from being manned by a battalion of soldiers (referred to as “battaglia” in the 16th century). Positioned near the ancient port, now silted, the Battleground Tower was strategically located to better respond to attacks and defend Porta Marina, one of the three gates of the Grottammare village. The tower, exhibiting stylistic similarities to the keep of the Acquaviva Picena fortress, has a circular plan and is crowned with an observation platform at its summit. Internally, it is divided into two floors, once connected by a wooden staircase, now replaced by a masonry one.

Battleground Tower Museum

The structure underwent restoration around the beginning of the century, enabling its reopening. Inside, in a very evocative setting offering views of a beautiful landscape through some loopholes, the museum dedicated to the Grottammare sculptor Pericle Fazzini (1913-1987) was set up in 2004. Fazzini is renowned for the famous Resurrection in the Audience Hall of the Vatican. The exhibited works, belonging to the “Cassa di Risparmio Foundation” of Ascoli Piceno and entrusted to the Municipality of Grottammare, represent the collection once owned by Fazzini’s main model and collaborator in the 1960s and 1970s, Lisa Schneider. Among the exhibited works, a prominent place is undoubtedly occupied by the first sketch of the Resurrection, inspired by the natural forms of the Adriatic environment, particularly the nature of Grottammare.

Ultimo aggiornamento

11/06/2024, 16:56